Libri hot per "scaldare" questa calda estate ancora un po'

Oggi tocca a due diversi libri.
Perché solo due?
Vero, avevo ventilato l'idea di una lista, alla fine ho optato per non fare un elenco ma consigliarvene due diversi questa settimana, più avanti ne inserirò di nuovi in un successivo post.

Come sempre seguo le vostre preferenze nei sondaggi che lancio sul profilo Instagram di Plug the fun per scegliere l'argomento della settimana.
Questa volta tra:
- la recensione per lui
- il racconto erotico
- la recensione per la coppia
- la lista libri hot
ha vinto l'ultima!

Ho deciso di iniziare con un grande classico: Histoire d'O, un romanzo erotico pubblicato nel 1954.
L'autrice pare sia una donna, anche se molti puristi dicono che non si ha certezza dell'autore di questo libro. Ad ogni modo, ufficialmente l'autrice è Dominique Aury sotto lo pseudonimo di Pauline Réage. Pare che la scrittrice confessò solamente 40 anni dopo d'aver effettivamente scritto lei la storia.

Dal libro è tratto anche il film, di cui non ho mai fatto la recensione (in realtà è in bozza da circa un anno) perché mi ha deluso. Effettivamente ho visto prima il film che ai tempi mi lasciò abbastanza stranita e con l'amaro in bocca. L'ho vissuto con un film un po' maschilista, ma è assolutamente una mia visione.
L'ho visto come tale non tanto per la questione dell'essere portata al castello, dell'essere frustata e usata, ma semplicemente perché in quel luogo non c'erano sottomessi uomini, come se ci fosse un'unica visione.
Dopo qualche anno ho letto il libro e mi sono ricreduta. Sarà che immaginare le ambientazioni, le persone, certi dettagli, fa un po' oltre il 50% del racconto...però sicuramente molto apprezzato.

Ai tempi della pubblicazione il romanzo, come poi il film, fu subito scandalo. A distanza di oltre 60 anni ha venduto oltre 31 milioni di copie.


Perché O

Il nome O è simbolico, richiama l’idea di un buco penetrabile, disponibile e al servizio dell’uomo; uno zero, un niente, come la protagonista si sente e ama sentirsi.
Una linea che si ricongiunge con se stessa; il tondo perfetto del grembo materno; un contenitore senza identità messo lì perché l’uomo letteralmente si svuoti.


La trama

O viene portata da René, l’uomo che ama nel castello di Roissy.Qui viene educata, mediante violenze di ogni tipo, da quelle sessuali, a quelle psicologiche e fisiche.Molti uomini usano O a loro piacimento, la ragazza sopporta tutto facendo forza su un unico e fisso pensiero, ovvero l'amore incondizionato verso René.
La ragazza sarà ceduta in segno di ammirazione da René a Sir Stephen, un uomo per il quale il ragazzo prova grande affetto e sottomissione.
Il nuovo padrone, questa volta un vero sadico, la lascerà alcune settimane sotto la tutela di Anne-Marie, una signora che renderà l'obbedienza di O una dedizione inerme e totale verso Sir Stephen.Il libro ritrae l'attività erotica di una coppia tra piacere e dolore, e la bellezza dei loro corpi con la più raffinata xilografia giapponese.

O si abitua al dolore e alle continue umiliazioni che diventano per lei fonte di orgoglio e di piacere. Il suo corpo viene mercificato anche altri uomini, con il consenso di Renè,  che approfittano dei piaceri sessuali che lei offre. A farle provare un profondo senso di colpa sono gli orgasmi che riesce a provare in tali circostanze.
Nella casa della Signora Anne-Marie O è obbligata a indossare un bustino a stecche di balena che le viene stretto sempre più, in modo che la vita della ragazza diventi sottile al punto da poterla stringere con le due mani.
In seguito O verrà anche marchiata a fuoco e incastonata da anelli siglati in modo permanente, come simbolo della sua appartenenza a Sir Stephen.
[Spoiler]
Il romanzo segue con una O che da fotografa di moda in carriera con leggere tendenze masochiste diventa una donna senza desideri e ambizioni se non un: quella di soddisfare l’amante-padrone e chiunque altro lui voglia.
Esistono, però, altri due finali di Histoire d’O:
Nel primo O torna a Roissy e, come ha già fatto René, così anche Sir Stephen la abbandona.
L’altra versione del libro racconta che O, con il consenso dell’amante, che di lì a poco l’avrebbe lasciata, si lascia morire.

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Il secondo libro che vi consiglio è un libro di immagini, le Shunga, di sui qualche volta ho accennato in diversi articoli.



La tecnica impiegata si chiama ukiyo-e ed era particolarmente diffusa nel periodo Edo (XVII-XIX secolo). Quasi tutti gli esponenti dell'ukiyo-e si cimentarono nei Shunga a un certo punto della loro carriera. Questa summa presenta varie opere shunga di artisti quali Hokusai, Utamaro, Kuniyoshi, Kiyonaga ed Eisen. Il tocco magico di Kazuya Takaoka, art director del precedente Hokusai Manga, sa mettere in valore il grafismo sublime di questo corpus.

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Ovviamente le proposte libri non finiscono qui.
Presto altre due letture!

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